Il giorno 27 Ottobre, nelle due ore con il prof. Manfredini e la prof.essa Marangoni, abbiamo fatto il nostro terzo laboratorio di alfabetizzazione.
Questo laboratorio consisteva nell'elaborazione di un positivo e di un negativo attraverso il Foro stenopeico (dal greco stenos opaios). Si tratta di un piccolo foro realizzato su una parete di una camera oscura (un contenitore completamente buio) e serve a comprendere il principio ottico su cui si basa la fotografia; permette, inoltre, di realizzare vere e proprie fotografie.
Immagino che vi stiate chiedendo come sia possibile, giusto?
La risposta è semplice: ciò è possibile con l'impiego di carta fotosensibile in grado di catturare l'immagine all'interno della camera oscura, grazie alla fotosensibilità dei sali d'argento.
La presenza di questo foto permette l'ingresso al suo interno, di un fascio luminoso che proietta sulla parete opposta rispetto a quella del foro, l'immagine della persona, dell'oggetto o del paesaggio che è di fronte a noi.
Il prof. Manfredini ci ha divisi in due gruppi e ci ha portato fuori, per essere esposti il più possibile alla luce. Una volta fuori, dopo averci spiegato cosa avremmo fatto e preparato la camera oscura indirizzata verso di noi, ci siamo messi in posa per scattare la foto, attendendo 30 secondi affinché la luce passasse nel foro della camera oscura; in seguito abbiamo subito chiuso il foro per non fare passare della luce in eccesso.
Prima di raggiungere il risultato desiderato, abbiamo fatto delle prove, per capire la quantità di tempo necessaria affinché la luce entrasse nella scatola.
Una volta ottenuto il nostro risultato siamo rientrati e siamo andati in camera oscura, una volta lì abbiamo realizzato il nostro negativo. Ci siamo minuti di tre vaschette contenenti due liquidi ciascuna: nella prima vaschetta, sviluppo, abbiamo messo 100 ml di Idrochinone e 900 ml di acqua; nella seconda, arresto, acqua e aceto e nella terza, fissaggio, 200 ml di Cloruro di Sodio e 800 ml di acqua. Poi abbiamo ripetuto gli stessi passaggi dei laboratori precedenti; e abbiamo notato che l'immagine era capovolta verso il basso e invertita da destra a sinistra. Alla fine abbiamo sciacquato il foglio sotto l'acqua e l'abbiamo appeso per farlo asciugare.
Invece, per la realizzazione del nostro positivo abbiamo preso un altro foglio di carta fotosensibile e l'abbiamo messo a contatto con il nostro negativo; in seguito, abbiamo esposto alla luce del flash i fogli per circa un secondo. Dopodiché abbiamo preso solo il foglio su cui era presente l'immagine latente e ripetuto gli stessi passaggi con i liquidi, abbiamo ottenuto la nostra immagine così com'era nel momento in cui fu scattata, naturalmente priva di colori. Infine, abbiamo sciacquato il foglio sotto l'acqua e l'abbiamo appeso per farlo asciugare.
Qui sotto vi lascio qualche foto, spero vi piacciano!
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negativo |
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positivo |
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backstage |
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