Abbiamo lavorato a coppie utilizzando gli stessi strumenti del primo laboratorio, (sviluppo, arresto, fissaggio, acqua e carta fotosensibile), ma senza utilizzare la luce.
Per prima cosa dovevamo appoggiare degli oggetti sul foglio, poi lo si esponeva alla luce per un secondo e si eseguiva lo stesso procedimento utilizzando i liquidi di fissaggio.
Per prima cosa dovevamo appoggiare degli oggetti sul foglio, poi lo si esponeva alla luce per un secondo e si eseguiva lo stesso procedimento utilizzando i liquidi di fissaggio.
Questo è il seguente fotogramma che ho realizzato insieme a Michele Valli:
orogistyle |
Immagine fotografica ottenuta all'interno di una camera oscura mediante una
tecnica off-camera.
Serve a comprendere il principio chimico su cui si basa la fotografia analogica: la fotosensibilità dei sali d'argento.
Mettendo a contatto alcuni oggetti o parti del corpo su un foglio di carta fotosensibile ed esponendo il tutto all'azione della luce, abbiamo notato il risultato dell'immagine, (solo dopo averlo immerso prima nello sviluppo, poi nell'arresto e infine nel fissaggio), un'impronta bianca su uno sfondo nero corrispondente alla forma del corpo o della parte del corpo collocati sul foglio di carta fotosensibile.